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Costi separazione consensuale

La decisione di una coppia di separarsi è un momento complesso e carico di domande, tra cui “come possiamo separarci?”, “quali sono i costi della separazione consensuale?” e “quanto tempo ci vorrà?”. In questo contesto, è essenziale comprendere il funzionamento della separazione, i costi associati a una separazione consensuale con un avvocato e i tempi di attesa previsti.

Inizialmente, è importante notare che la separazione di fatto, in cui i coniugi decidono di vivere separatamente senza una regolamentazione giuridica, non ha alcun valore legale. Questa scelta è una libera decisione dei coniugi ma non è regolamentata dal tribunale e non influenza il conteggio del termine per procedere al divorzio.

La separazione per avere validità legale deve essere presentata agli organi statali. Esistono due tipi principali di separazione:

Separazione Giudiziale: Si verifica quando i coniugi non riescono a raggiungere un accordo e richiede l’intervento del tribunale.

Separazione Consensuale: Questa è la procedura preferibile, soprattutto quando ci sono figli minori coinvolti. In questa procedura, marito e moglie concordano pacificamente tutte le condizioni che disciplineranno le loro situazioni personali e patrimoniali.

La separazione consensuale: tipologie

La procedura consensuale può essere ulteriormente suddivisa in tre tipi:

a. Separazione Consensuale con Udienza in Tribunale: Questo tipo di procedura comporta un’udienza in tribunale e si conclude con un provvedimento definitivo noto come “Omologa.”

b. Separazione Consensuale con Negoziazione Assistita: Questa procedura avviene attraverso la negoziazione assistita, ed è preferibile per due motivi principali: – Non richiede un’udienza in tribunale, il che significa che i coniugi non devono comparire davanti al giudice per fare dichiarazioni. – I tempi di attesa sono molto più brevi. Con la negoziazione assistita, è possibile finalizzare la separazione in appena 15 giorni.

c. Procedimento presso l’Ufficio Comunale dello Stato civile: Questa opzione è possibile solo se i coniugi non hanno figli insieme e non ci sono attribuzioni patrimoniali legate alla separazione. In questo caso, i coniugi possono separarsi senza assistenza legale, recandosi presso l’Ufficio Comunale dello Stato civile.

Quanto costa la separazione consensuale?


I costi associati a una separazione consensuale sono generalmente più contenuti rispetto a quelli che si verificano in un procedimento giudiziale. Questo aspetto rende sempre utile considerare la possibilità di cercare una soluzione amichevole alla fine del matrimonio, anche se in alcune circostanze può essere una sfida complessa. Oltre ai vantaggi in termini di benessere psicologico per tutte le parti coinvolte, inclusi i figli, optare per una separazione consensuale può consentire di evitare di affrontare costi elevati per porre fine al rapporto di coppia.

La modalità di separazione consensuale più economica è quella che avviene in Comune, un’opzione che comporta una commissione di soli 16 euro e offre la possibilità di non coinvolgere avvocati. In questo caso, l’assistenza di un legale è facoltativa. Tuttavia, se si desidera avere il supporto di un avvocato, è importante tenere presente che questo comporterà un costo aggiuntivo, generalmente di circa 300 euro per ciascun coniuge.

Con la negoziazione assistita, invece, è necessario pagare le parcelle degli avvocati in quanto questa procedura richiede obbligatoriamente la consulenza legale. Le spese per la negoziazione assistita variano in base alla città di residenza e alle tariffe degli avvocati e possono partire da un minimo di 1.000 euro. Se non è necessaria una trattativa perché c’è già un accordo tra i coniugi, il costo della negoziazione assistita sarà inferiore, con una spesa di circa 800-1.000 euro. Tuttavia, se la trattativa si protrae per un periodo più lungo, l’importo aumenterà di conseguenza.

Nel caso in cui una coppia scelga di affrontare il processo di separazione attraverso un tribunale, vi è il contributo unificato, che è un’imposta fissa da pagare. Per una separazione consensuale, il costo del contributo unificato è di 43 euro, mentre per una separazione giudiziale, il costo sale a 98 euro. Questi importi coprono i costi amministrativi associati al sistema giudiziario. Oltre al contributo unificato, bisogna aggiungere le parcelle degli avvocati che variano da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 2.000 euro, specialmente se il procedimento coinvolge coniugi con figli minori o maggiorenni non autosufficienti o con disabilità. In questi casi, i costi legali aumentano.

In sintesi, i costi della separazione consensuale possono variare notevolmente in base alla modalità scelta e alle specifiche circostanze della coppia. Tuttavia, in generale, la separazione consensuale tende ad essere più economica rispetto a una procedura giudiziale, rendendo la conciliazione un’opzione attraente per le coppie che cercano di porre fine al loro matrimonio in modo efficiente ed economicamente vantaggioso.

In conclusione, se stai affrontando una separazione e ti stai chiedendo quanto costa una separazione consensuale, tieni presente che è possibile ottenere la separazione in tempi brevi e con costi relativamente contenuti, soprattutto se opti per la procedura di negoziazione assistita. Questa opzione consente di risolvere rapidamente la separazione in modo pacifico, riducendo l’impatto emotivo e finanziario sulla coppia coinvolta.

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