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Separazione di fatto

La separazione di fatto è una situazione in cui uno o entrambi i coniugi cessano effettivamente di vivere insieme come marito e moglie, senza che ci sia un ordine o una decisione presa da un tribunale che formalmente autorizzi la loro separazione legale. In altre parole, questa si verifica quando una coppia sposata decide autonomamente e volontariamente di interrompere la loro vita matrimoniale, senza coinvolgere il sistema giudiziario o ottenere un divorzio o una separazione legale.

Questo tipo di separazione può manifestarsi in diverse forme, come la divisione dei beni, la separazione fisica, l’assenza di una vita coniugale comune o la gestione separata delle finanze. Tuttavia, è importante notare che questo tipo di separazione non costituisce un divorzio o una separazione legale formale, quindi i coniugi separati continuano a essere legalmente sposati fino a quando non ottengono una decisione giudiziaria che li autorizzi a vivere separatamente in modo definitivo.

Differenza tra separazione legale e di fatto

La separazione “legale” si suddivide principalmente in due categorie: la separazione giudiziale e la separazione consensuale. In entrambi i casi, vi è un coinvolgimento dell’autorità giudiziaria. Nella separazione giudiziale, il tribunale emette una sentenza che stabilisce le condizioni e i dettagli della separazione, compresi aspetti come la custodia dei figli, il mantenimento finanziario e la divisione dei beni coniugali. Nella separazione consensuale, invece, i coniugi raggiungono un accordo tra di loro, che poi viene omologato dal tribunale attraverso l’emissione di un decreto di omologazione.

Dall’altra parte, la separazione “di fatto” rappresenta un approccio più informale e diretto alla separazione coniugale. In questo caso, non è coinvolto il sistema giudiziario e non viene emessa alcuna sentenza o decreto. Ciò si verifica quando uno o entrambi i coniugi decidono autonomamente e volontariamente di mettere fine alla loro vita matrimoniale. Ciò può coinvolgere la separazione fisica, la divisione dei beni e delle responsabilità familiari, e il cessare di vivere insieme come coniugi. In questo contesto, non vi è un processo legale formale, il che rende questa opzione più agevole e veloce per affrontare una crisi coniugale.

Anche se questo tipo di separazione non richiede l’intervento delle autorità giudiziarie, ci possono comunque essere implicazioni legali e finanziarie da considerare. Ad esempio, i coniugi rimangono legalmente sposati e possono avere obblighi legali reciproci, come il dovere di fornire supporto finanziario.

Come avviene

Questo tipo di separazione può essere attuata in diversi modi, ma in generale rappresenta l’interruzione effettiva della vita matrimoniale senza che sia coinvolto il sistema giudiziario. Ecco alcune modalità comuni con cui può avvenire:

  1. Abbandono del Tetto Coniugale: Una delle forme più evidenti è quando almeno uno dei coniugi lascia esplicitamente la casa coniugale. In questo caso, spesso si raggiunge un accordo riguardo al sostegno economico, con la parte più agiata che fornisce supporto finanziario all’altra. Tuttavia, è importante notare che un coniuge che lascia la casa può affrontare conseguenze giuridiche, come la possibilità di addebitare la separazione in seguito se si dimostra che ha violato gli obblighi di assistenza morale, materiale o di fedeltà.
  2. Conduzione all’interno delle Mura Domestiche: che può verificarsi quando i coniugi continuano a vivere sotto lo stesso tetto ma si comportano come estranei o non agiscono come una coppia sposata. Questo può avvenire per motivi come la presenza dei figli, la convenienza economica o per mantenere un’apparenza di normalità. In ogni caso, la coppia non vive una vita coniugale condivisa e agisce in modo separato.

Va notato che questa separazione, in quanto tale, non costituisce una base legale per il divorzio e non produce alcun effetto giuridico sul matrimonio secondo il codice civile. Pertanto, i coniugi rimangono legalmente sposati fino a quando non intraprendono una procedura di separazione legale o divorzio attraverso il sistema giudiziario.

Transitorietà della separazione di fatto

Gli effetti transitori della separazione di fatto sono strettamente legati al suo carattere temporaneo e possono essere revocati o interrotti mediante il processo di riconciliazione, come previsto dall’articolo 154 del Codice Civile.

La riconciliazione è un meccanismo che mira a favorire il ripristino dell’armonia all’interno della famiglia. Ciò significa che, se entrambi i coniugi manifestano un comportamento che indica la volontà di porre fine alla separazione e di tornare a vivere insieme come una coppia sposata, gli effetti della separazione di fatto possono essere annullati. La legge non richiede alcuna formalità particolare per la riconciliazione, ma è essenziale che entrambe le parti dimostrino in modo chiaro e inequivocabile la loro intenzione di tornare a vivere insieme come coniugi.

Questo principio si applica in tutti i casi di separazione. Tuttavia, nel caso di separazione legale, esistono due modalità alternative per formalizzare la riconciliazione:

  1. Accertamento Giudiziario: In questo caso, la riconciliazione può essere stabilita attraverso una decisione del tribunale, che constata il ritorno alla vita coniugale dei coniugi.
  2. Dichiarazione Congiunta presso il Comune: Una modalità più semplice consiste nella presentazione di una dichiarazione congiunta da parte dei coniugi presso l’ufficio comunale di cui sono residenti. Questa dichiarazione attesta la loro volontà di riconciliarsi e mettere fine alla separazione legale.

Va notato che, secondo una sentenza della Cassazione, anche la cessazione della convivenza a seguito di una separazione di fatto non influisce sulla sussistenza del reato di maltrattamenti in famiglia (articolo 572 del codice penale), poiché i doveri di rispetto, assistenza morale e materiale e solidarietà coniugale continuano ad esistere nonostante la separazione di fatto.

In sintesi, la separazione di fatto è di natura transitoria, e la riconciliazione può porre fine ai suoi effetti. Tuttavia, la formalizzazione della riconciliazione può variare a seconda che si tratti di separazione di fatto o separazione legale, ma in entrambi i casi, è necessaria una chiara volontà congiunta delle parti di ripristinare il loro status coniugale.

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